Il cuore è l’organo muscolare che costituisce il motore della vita: funziona come una piccola pompa che consente al sangue ricco di ossigeno di circolare in tutto il corpo portando così i nutrienti a ogni cellula e permettendo all’organismo di rimanere in vita. Tuttavia, questo muscolo fondamentale può sviluppare delle problematiche che possono essere legate a diversi fattori.
Quali sono le malattie cardiovascolari più diffuse?
All’interno delle malattie cardiovascolari rientrano: le malattie ischemiche cardiache (per esempio, l’infarto del miocardio e l’angina pectoris) e le malattie cerebrovascolari (per esempio, l’ictus ischemico ed emorragico). Le più diffuse, oltre a quelle già citate, sono: l’aterosclerosi, la coronaropatia, l’aneurisma aortico e l’insufficienza cardiaca.
Quali sono i fattori di rischio?
Per quanto riguarda le malattie cardiovascolari, i fattori di rischio si dividono in:
- Non modificabili (l’età, il sesso, la familiarità e la compresenza di patologie in atto)
- Modificabili
É proprio su quest’ultimi che si può intervenire adottando uno stile di vita adeguato. In particolare, prestare attenzione all’alimentazione, fare attività fisica, evitare di fumare e di assumere quantità elevate di alcol sono buone abitudini che riducono l’insorgere di ulteriori problematiche come l’ipertensione, l’obesità e il sovrappeso, il diabete mellito e l’ipercolesterolemia.
LA PREVENZIONE è il primo passo verso la salute
Occorre considerare che le malattie cardiovascolari sono la prima causa di morte nel mondo occidentale e che tendono a svilupparsi silenziosamente senza che ce ne accorgiamo. Per questo, è fondamentale adottare uno stile di vita sano e monitorare la salute del proprio cuore effettuando una visita cardiologica ed esami specifici, come:
- L’elettrocardiogramma basale o sotto sforzo che, tramite l’applicazione di elettrodi, permette di valutare la frequenza cardiaca e la sua regolarità, la presenza di alterazioni miocardiche ed eventuali problemi della propagazione dell’impulso elettrico
- L’ecocardiografia o ecocolordoppler cardiaco che, attraverso l’uso di ultrasuoni innocui per la salute del paziente, consente di osservare su un monitor il cuore in tutte le sue parti
- L’holter cardiaco è utile, invece, per monitorare l’attività del cuore tramite l’uso di un elettrocardiografo portatile per almeno 24 ore continue e fino a una settimana.
- Diverso è l’holter pressorio che monitora la pressione arteriosa per 24 ore
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